Homepage Scuola Poetica Didattica Museum Download Eventi Solido Platonico



    Verbi Che Esprimono Contrasto O Movimento Figurato

Questi verbi vengono anche legati a stati emotivi; per esempio: “Una lacrima che segue le forme tortili di un corno, figura lo spasmodico conseguimento del suo scopo, cioè la pace dopo la sofferenza ”(contrasto di un dissidio interiore).
Questi verbi vengono anche legati a stati emotivi; per esempio: “Una lacrima che segue le forme tortili di un corno, figura lo spasmodico conseguimento del suo scopo, cioè la pace dopo la sofferenza ”(contrasto di un dissidio interiore).
Altri verbi possono essere “Contrastare”, “Contorcere”, “Flettere”, “Avviluppare”, “Pervadere” ecc.
Questi verbi in parte rivelano una diretta reazione definita del personaggio, procurando impropriamente un accesso diretto alla sua psicologia.
Uno schema vibrante, il cui frequente uso del Presente Narrativo riesce a far condividere emozioni ed esperienze vivide con luoghi e dettagli del posto oltreché mettere lo stesso lettore in diretto contatto con gli altri personaggi.
Ricordate che il lettore/narratore ed il protagonista (il personaggio), non sono la stessa persona ma si ritrovano al medesimo tempo, sono paralleli.
In questa maniera lo scrittore può rendere il personaggio cosciente degli effetti del passare del tempo o delle sue azioni.
Il semplice uso della frase “il guerriero da un colpo di spada” e “il guerriero flette la sua arma per colpire...” è già di per sé evidente.
La Flessione dà la sensazione del movimento figurato dell'arma, rende il pensiero dinamico; un'azione che sta avvenendo in una sezione di tempo ben precisa.
L'arco mentale che la spada disegna nell'aria è già idealizzata.
Il livello linguistico ha anche la sua importanza; questo presuppone l'uso di strumenti più raffinati che esulano dal semplice aggettivo (un suo compendio velato). Questo è possibile usando i “toni” narrativi: sarcastico, ironico, gioioso... Essi già danno l'idea di un sistema comportamentale ancor prima che sia suggellato dall'aggettivo. Attenzione perchÉ il tono è ben diverso dalla figura tecnica dell'aggettivo.
Lo scrittore può usare indirettamente l'aggettivo tonale dicendo per esempio “il personaggio risponde in maniera sarcastica all'offesa del locandiere”. Il sarcasmo non è una condizione vivida ma insita nell'aggettivo “sarcastica”. Il tono è inserito invece nel discorso diretto, usufruendo di aggettivi di compendio (“il tuo fluido parlare è quasi scorrevole come quell'insipido bicchiere di vino che hai appena servito..).
L'uso dell'aggettivo “fluido” e “scorrevole” viene contrastato dall'aggettivo seguente “insipido”.
Anche qui però viene usato l'aggettivo impropriamente (insipido non si usa dire di un vino).
La funzione principale di questi verbi si nota prettamente nell'uso delle composizioni visive.
Qui la loro funzione è per la maggior parte legata gli stati emotivi o a determinate evoluzioni compositive (vedi più avanti).








Le Basi della Scrittura
Pubblica Contatti